Le aziende agricole e zootecniche sono in crisi e non riescono più a trarre profitti dalla vendita del latte. Una delle possibili vie d'uscita dalla crisi, per integrare il reddito dell'allevamento, è sviluppare il processo di trasformazione del latte direttamente in azienda, una tendenza in continua crescita nel nostro Paese.
Consigli pratici e soluzioni innovative in questa direzione vengono proposti alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona (70^ Fiera Internazionale del Bovino da Latte, 19^ Italpig – Rassegna Suinicola di Cremona, 5^ Expocasearia, e 3° International Poultry Forum), in programma dal 28 al 31 ottobre a CremonaFiere. Una delle novità di quest'anno è il Milk Village, un'area creata per valorizzare l'intera filiera lattiero-casearia e le sue eccellenze. Uno spazio nato per dare una rappresentazione globale delle diverse fasi del processo di produzione del latte, dove si tengono workshop e seminari per presentare a imprenditori agricoli e operatori del settore soluzioni innovative per migliorare il loro lavoro, ampliare il business ed entrare in nuovi mercati.
Un luogo dove si spiega con dimostrazioni pratiche come trasformare il latte in azienda. Da diversi anni sta crescendo in Italia la moda dei minicaseifici, 3.000-3.500 quelli attivi in Italia, una realtà che si sta allargando anche alla ristorazione e al turismo (resort): locali attrezzati con piccoli laboratori capaci di produrre e servire formaggi in tempo reale, mostrandone tutte le fasi di lavorazione. All'interno del Milk Village si trova il Bar Bianco, uno spazio in cui degustare le migliori produzioni lattiero-casearie, realizzate direttamente in fiera, e scoprire in diretta come vengono prodotti formaggi freschi e yogurt.
"Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona - ha affermato Antonio Piva, presidente di CremonaFiere - si evolvono per rendere sempre più efficace e utile la partecipazione di espositori e visitatori, che oggi hanno sempre meno tempo a disposizione e sempre più l'esigenza di sfruttare al meglio la manifestazione. In quest'ottica il Milk Village rappresenta una formula innovativa di partecipazione e fruizione della fiera, che accresce il suo livello di interattività. Abbiamo scelto di organizzare tutti gli appuntamenti al suo interno in collaborazione con le più qualificate realtà del settore, tra cui ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste), ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), CRPA (Centro Ricerche Produzioni Animali) e CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura)".
Cheesemaster, il caseificio più piccolo al mondo
Economico, sostenibile e polivalente, tutto concentrato in un metro quadrato. Questi i punti di forza di Cheesemaster, l'innovativo minicaseificio creato da Carpigiani e Latteria Perenzin, presentato alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona. In Italia oggi si contano più di 3.500 i piccoli caseifici che si stanno diffondendo non solo in aziende agricole ma anche all'interno di ristoranti e agriturismi. Consapevoli che la strada da percorrere per le aziende agrozootecniche italiane è sempre più orientata verso la mini produzione artigianale, Latteria Perenzin e Carpigiani hanno unito loro pluriennali esperienze sul campo dando vita al piccolo caseificio compatto ed economico. In soli 103 cm di altezza "Cheesemaster" è in grado di riprodurre tutte le fasi della lavorazione del latte, garantendo un investimento contenuto e la possibilità di creare con una sola macchina fino a 8 tipi diversi di formaggio.
Si può anche preparare uno yogurt che può diventare un gelato in un laboratorio facile da creare a partire da un investimento accessibile: lavorando 500 litri di latte a settimana in 40 metri quadrati, si possono creare nuove opportunità di business, con prodotti a km 0 molto richiesti dal pubblico. A CremonaFiere i visitatori possono vedere in funzione Cheesemaster grazie ad un programma di corsi e dimostrazioni a cura dell'Accademia Internazionale dell'Arte Casearia e della Carpigiani Gelato University.
Agri Yogurt: il concorso per i migliori prodotti di fattoria.
La crisi del prezzo del latte e il sempre maggiore interesse che i consumatori mostrano nei confronti dei prodotti genuini e di origine certificata hanno favorito il fenomeno della caseificazione e vendita diretta di latticini. Alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona (70^ Fiera Internazionale del Bovino da Latte, 19^ Italpig – Rassegna Suinicola di Cremona, 5^ Expocasearia, e 3° International Poultry Forum) si tiene anche quest'anno il concorso Agri Yogurt .
Organizzata per il sesto anno consecutivo da Bevilatte, agenzia di servizi per l'agricoltura, questa competizione nazionale è dedicato allo yogurt di fattoria, introvabile nei normali negozi o supermercati, ma solo presso gli spacci aziendali e i mercati contadini. Questa iniziativa favorisce il processo di diversificazione delle attività, incrementa la visibilità e il contatto con i consumatori e stimola una maggiore professionalità imprenditoriale. Organizzato presso il Milk Village in collaborazione con FDstore e l'Accademia Italiana del Latte, Agri Yogurt, già Concorso nazionale yogurt di fattoria, è riservato ad aziende agricole, caseifici sociali e produttori artigianali. Il concorso prevede una selezione a livello nazionale degli yogurt vaccini e caprini, valutati da una commissione di assaggiatori in base a tre criteri di giudizio: aspetto visivo, qualità olfattive e gustative. Dopo la valutazione gli yogurt esaminati potranno essere degustati anche dal pubblico
Il benessere delle mucche.
Mucche sempre più coccolate per ottenere un latte di maggiore qualità. Alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona vengono presentate le ultime innovazioni tecnologiche per il benessere delle vacche. Dai nuovi prodotti per l'igiene della mammella e della vacca in stalla ai robot di mungitura volontaria, dalle moderne sale di mungitura che permettono di controllare fenomeni negativi come la mastite e la sovra-mungitura ai sistemi di ventilazione per i bovini da latte contro lo stress da caldo. Ci sono anche sistemi di alimentazione automatica che si combinano con robot di mungitura, ottimizzando le performance del singolo animale. Macchinari che lavorano 24 ore su 24 consentendo incrementi della produzione fino a 1,5 litri di latte per vacca al giorno (+30%) e risparmio di tempo ed energia per gli allevatori.
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