Gusti e profumi. Odori e sapori. Terra Madre Salone del Gusto sarà l'occasione per immergersi in un'esperienza del gusto a 360°.
Se state cercando di organizzare la vostra visita e siete alla ricerca di un'occasione buona e golosa per parlare di cibo in maniera più strutturata e inedita, vi suggeriamo il "Percorso di gelato al cioccolato" proposto da Nivà.
Durante il Salone si parlerà molto di gelato, a cui Slow Food dedica per la prima volta anche la Via del Gelato – Via Po.
Nella città del gelato per eccellenza Nivà - uno dei brand che in tutte le più blasonate classifiche porta orgogliosamente in alto la bandiera del gelato tradizionale e artigianale torinese – propone il "PERCORSO DI GELATO AL CIOCCOLATO". 6 i gusti da assaggiare.
Cacao Ghana, per gli amanti del cioccolato nella sua variante più delicata.
Un cioccolato morbido, le cui asperità sono stemperate dal latte d'alpeggio.
Fondente nero Croccante la degustazione prosegue verso una connotazione che porta lentamente al fondente ma con l'aggiunta di croccanti che giocano sul palato con le diverse consistenze.
Ganache. E' la pasticceria l'ispirazione per questo gusto, dove il cacao ed i suoi sentori tipici si sposano con la morbidezza e cremosità, caratteristiche del gelato Nivà.
Ganache Bunet dal dolce tipico del Piemonte con le sue note di amaretto e caffe.
Si prosegue con il Nocciolato al Sale, gusto di gianduiotto in bocca con un pizzico di sale e sentori di Mediterraneo con olio extra vergine di oliva italiano.
La degustazione termina con il gusto deciso del Cioccolato arricchito di canditi di agrumi e Grand Marnier.
Il costo della degustazione è € 6.
Siccome la parole d'ordine di questo Salone è "itinerante", sono 4 i punti a Torino dove poter provare quest'esperienza: Nivà – Via Lagrange 29; Nivà – Piazza Vittorio 7; Nivà – Via Montebello 13; Nivà – Corso De Gasperi 8.
NIVA'. Quello di Nivà un gelato di tradizione, frutto di una lunga ricerca e di un profondo rispetto per le materie prime. In un mondo dove spesso, più di quanto si creda, è l'industria a fare da padrona, qui il gelato si fa in maniera artigianale, vera. Senza semilavorati e scorciatoie.
E non poteva essere diversamente considerando che dietro al progetto c'è Diana De Benedetti, con il suo grande, grandissimo amore per la gastronomia, cominciato ancora prima della stella Michelin presa nel suo "Bontan" con il marito Silvio Rivolta nel 1991.
Consistenza e gusto sono le cose più importanti perchèdevono soddisfare il palato e, come il piatto di un grande chef, raccontarne attraverso un'esperienza sensoriale il percorso e la storia.
Le materie prime sono importantissime, perchè in un gelato senza scorciatoie solo l'eccellenza dei prodotti può dare un risultato indimenticabile. Il latte è di alpeggio, rigorosamente italiano e di Alta Qualità, le nocciole sono piemontesi, il pinolo italiano…
Il caffè non è liofilizzato, ma macinato in torrefazione a bassa temperatura, per preservarne l'aroma e il cioccolato è un fondente, frantumato a mano.
--
www.CorrieredelWeb.it
Nessun commento:
Posta un commento