Vinitaly: presentato nel Padiglione Puglia il Congresso Nazionale di Assoenologi
Per il 70esimo Assoenologi ha scelto la Puglia
Si è concluso Fuori Salone con una straordinaria partecipazione di appassionati soprattutto giovani
La terza giornata della fiera scaligera è stata per la Puglia la conferma del grande appeal che questa regione esercita ormai da tempo su winelovers, appassionati, turisti italiani e stranieri. Ne è una conferma la scelta di Assoenologi di tornare dopo sedici anni in una terra definita dalla prestigiosa Associazione "di eccellenze e di grandi vini", per celebrare dal 30 maggio al 2 giugno il 70esimo Congresso nazionale.
"La scelta di Assoenologi viene da noi letta come la dimostrazione e il riconoscimento della grande capacità di accoglienza e di offerta a 360 gradi acquisita nel corso degli anni grazie ad efficaci politiche di promozione e sostegno alle imprese del territorio - sostiene l'Assessore alle Risorse Agroalimentari Fabrizio Nardoni. - Basti pensare alla riuscita del progetto Prodotti di Qualità Puglia che di recente ha incluso anche il prodotto ittico, così rappresentativo della nostra regione circondata da due mari e che è anche la punta di diamante del territorio di Taranto, che ospiterà il congresso. L'appuntamento veronese di questa edizione - continua Nardoni - ha reso ancor più evidente il credito acquisito dalla Puglia grazie all'interesse manifestato dal pubblico, soprattutto giovane, che ha affollato il Padiglione e ha frequentato il centro storico di Verona per l'iniziativa Fuori Salone".
E la Regione Puglia cavalcherà questo importante appuntamento come eccellente occasione di visibilità e notorietà per i suoi territori vinicoli e vitigni autoctoni, che già tanto interesse stanno suscitando nei consumatori così come si è riscontrato nelle quattro giornate di Fuori Salone a Verona.
È stato continuo e molto cospicuo, infatti, il flusso di visitatori che ha affollato Piazza dei Signori per apprezzare una panoramica della produzione regionale, con particolare riguardo a una rappresentanza dei vini vincitori della manifestazione Radici del Sud.
"Ci ha colpito particolarmente – sostiene Nicola Campanile, patron dell'Associazione Propapilla che organizza l'evento pugliese - la presenza di un pubblico giovane, che vede nel vino un vero e proprio testimonial del territorio. La numerosa presenza ci ha stupito anche perchè eravamo l'unica piazza a non avere offerta di food in abbinamento al vino, un segnale da non sottovalutare in quanto definisce un profilo nuovo di turista/visitatore/consumatore che ha ormai percepito la valenza dei nostri vini e il filo diretto che li lega ad un territorio dalle grandi potenzialità di accoglienza in ogni periodo dell'anno. Quindi una grande soddisfazione per la Puglia ospite in una regione come il Veneto, che fa del vino il suo portabandiera".
Tante davvero sono state le domande poste da giovani e meno giovani mentre tenevano un calice in mano sull'area di produzione del vino e sulle caratteristiche di accoglienza del territorio di produzione, a conferma della volontà di vivere esperienze all'insegna di una nuova cultura di vacanza. Una tendenza che vede ormai il vino come espressione dell'insieme culturale, storico e paesaggistico del territorio di appartenenza.
Una regione vitivinicola e non solo, quindi, davvero sfaccettata e di grande richiamo. E l'attrazione per i suoi vini non si ferma solo ai consumatori ma passa soprattutto per gli operatori del settore (altro fondamentale vettore di promozione di vino e territorio) che, durante questa fiera, si sono affacciati nel Padiglione non di passaggio ma per capire sempre di più le origini di un fenomeno, quello pugliese, che ha portato la regione al secondo posto per la produzione vitivinicola nazionale e a raddoppiare le presenze di visitatori al Vinitaly rispetto alle scorse edizioni. Con l'iniziativa "Taste and Buy", organizzata dal Movimento Turismo del Vino Puglia, 15 buyers provenienti dalle aree tradizionalmente affezionate alla produzione pugliese, a cui si sono aggiunti quest'anno Sud Africa e Urugay, hanno conosciuto i vini di 23 aziende regionali.
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