"Con questa immagine ho voluto dare la mia interpretazione rivisitata in chiave ironica della Genesi, immaginando che il frutto del peccato non fosse una mela bensì un grappolo d'uva. Eva coglie l'uva mentre Adamo, alle sue spalle, già degusta un buon calice di vino".
A parlare è lo street artist più famoso del momento, Maupal, l'autore del murales che raffigura Papa Francesco come un "Super Pope", spiegando il quadro che ha appena finito di dipingere all'interno dello stand della Cia al Vinitaly, per la presentazione delle bottiglie della "Tenuta del Cerro".
Certamente "ognuno potrà interpretare questa immagine come crede, ma io -ci tiene a sottolineare l'artista- sono un istintivo e ho avuto questa visione pensando al vino, senza alcuna dietrologia. Del resto la mia vocazione è quella di voler dire qualcosa utilizzando un mio linguaggio, quello dell'immagine. L'approccio ha un taglio tutto in positivo, perché la Confederazione italiana agricoltori mi ha chiesto di offrire un contributo ai produttori di vino e al vino italiano e io sono felice di averlo fatto".
"Del resto -spiega Maupal- ho capito che l'agricoltore e l'artista hanno molte più similitudini di quante si possano immagine. Anche fare il vino è una forma d'arte, così come pensare al design e al packaging di una bottiglia e all'etichetta che l'accompagna. Il vino, ma l'agricoltura e le produzioni agricole più in generale, non rappresentano per il nostro Paese solo un grande valore economico, il vino racconta il territorio, tramanda storie. Un bicchiere di vino può ispirare, favorisce la socializzazione. Aprire una bottiglia di vino è un invito alla convivialità, a scambiarsi idee e opinioni. Poi c'è tanto altro sul vino, e sono venuto qui -aggiunge lo street artist Maupal- per imparare cose nuove".
"L'agricoltura -aggiunge Dino Scanavino, presidente nazionale Cia- sarà veramente vincente quando gli agricoltori potranno vivere bene del loro lavoro. Quindi devono fare reddito, vendere le loro produzioni, in questo caso il vino. Il mercato ci insegna che per vincere la sfida del mercato non bisogna solamente produrre qualità, ma bisogna essere bravi a promuoverlo.
Gli agricoltori dovranno saper comunicare, e non esiste miglior mezzo di comunicazione dell'immagine, e l'arte in tal senso può dare un grosso contributo. La scelta di collaborare con un artista di strada non è casuale e diventerà anzi sempre più stretta con Expo -evidenzia Scanavino- perché ritengo questa forma d'arte la più vicina e permeabile per i giovani ma anche per chi si confronta ogni giorno con la terra. Maupal oggi ha dimostrato che cibo, tavola e vino non sono solo fonte d'ispirazione di "nature morte", peraltro, in molti casi, bellissime. Oggi l'agricoltura e gli agricoltori -conclude il presidente della Cia- sono in veloce e continua evoluzione e cercano contaminazioni e idee innovative".
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