Ida Harm, Quiescienza: trilogia di una silenziosa rinascita
Dal 16 al 19 novembre 2018, presso la Fiera dell'Arte di Padova, l'artista Ida Harm esporrà Quiescienza: una trilogia composta da una foto, un'installazione e un neon. Un'opera che trasforma in arte i resti di 6000 alberi caduti lungo il litorale adriatico nel disastro ambientale del 2017 per annunciare un messaggio di rinascita e profonda speranza.
Un tumulo, un bambino in posizione fetale, una parola – Quiescienza –, così poco sentita e pronunciata. Un titolo che trae ispirazione dalla capacità del mondo vegetale di attendere in uno stato metabolico dormiente il momento più adatto per rinascere a vita nuova. È con Madre Terra che Ida Harm dialoga attraverso la sua "trilogia concettuale": una foto, un'istallazione e un neon che vogliono superare la componente estetica dell'opera e fondare un'arte su un pensiero orientato al futuro.
Dal bosco arcadico a un sentiero di conoscenza intimo e personale
Abituati a foglie, rami e alberi archetipici, alla Fiera dell'Arte di Padova i collezionisti ed estimatori di Ida Harm si confronteranno con qualcosa di diverso. Il tumulo posto sotto la scritta Quiescienza pone lo spettatore di fronte a una sepoltura concreta, quella di 6000 alberi di un'isola del Delta del Po, visti cadere dall'artista in pochi minuti il pomeriggio del 10 agosto 2017, in coincidenza con il tornado abbattutosi quel giorno su tutto il litorale Adriatico. I giorni seguenti al disastro ambientale pini marittimi, pioppi e robinie – così diversi nelle loro peculiari caratteristiche – non hanno potuto che condividere la medesima fine: prima accatastati a formare muri alti otto metri sulla discarica locale, poi triturati e ridotti a truciolato. Un anno di "quiescenza", una lenta incubazione ed elaborazione di pensieri. È questo il tempo impiegato da Ida Harm per decidere nell'agosto del 2018 di raccogliere quei trucioli e ricostituire il loro ricordo con un'opera che andasse oltre la storia locale, ma che permettesse ad artista e spettatore di sentirsi parte di una forza rigeneratrice più grande, una potenza capace di aiutare una piccola vita – come lo schizzo del bambino nella foto – a rinascere da sotto la terra.
Intitolata anche Autoritratto, il suo lavoro svela un parallelismo fra la germinazione della natura e della coscienza: «È un'opera – conferma Ida Harm – che spinge a pensare a visioni catastrofiche, ma nasconde in sé un germe di speranza, silenziosa e ben radicata. La Quiescienza però è anche metafora del vivere umano. Come i semi riposano per molto tempo – anche millenni – prima di ancorare le proprie radici al terreno, così ci sono periodi della nostra esistenza in cui le forze vitali e spirituali ci appaiono sopite fino a quando un evento, un qualcosa o un qualcuno non ci risveglia».
16-19 novembre 2018
Fiera dell'Arte di Padova
Padiglione 7, Stand 174 (Studio Ida Harm)
Ida Harm inizia il percorso artistico dopo vari soggiorni e viaggi all'estero fra nord Africa, sud America e nord Europa. Inizia a Padova dapprima con la fotografia, frequentando il Gruppo Fotografico Antenore e il gruppo Mignon di Padova, e poi arriva alla pittura dove apprende l'uso di tecniche pittoriche naturali e antiche. Espone da quasi vent'anni in Fiere d'Arte Contemporanea in Europa, Musei, Gallerie d'arte e spazi istituzionali. Vive e lavora a Padova.
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