EMECA: 2010 un anno di attesa per le fiere europee. Stretta creditizia e tagli ai finanziamenti rendono sempre più difficile per le pmi partecipare alle fiere. Sorpresa per i dati positivi dalle fiere per i consumatori. Nella foto, da sinistra: Jörn Kronenwerth, Michael von Zitzewitz, René Kamm, Enrique Calomarde, Bernd A. Diederichs, membri del consiglio EMECA |
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GMF 2010 - p. 16. La politica restrittiva dei prestiti da parte delle banche e il taglio delle misure di promozione delle esportazioni da parte degli stati e delle regioni rendono ancor più difficile per le piccole e medie imprese di tutta Europa partecipare alle fiere. Questa è la denuncia unanime espressa dai 18 principali centri espositivi europei membri EMECA (European Major Exhibition Centres Association), in occasione della conferenza autunnale a Francoforte. "Per le pmi, in particolare – spiega il presidente EMECA e CEO di MCH Messe Schweiz, René Kamm – le fiere sono la parte più importante delle attività di marketing e di vendita. E se questa pratica continua, per molte imprese europee non ci sarà alcune ripresa".
Una ripresa più lunga del previsto
Nel corso della conferenza EMECA è emerso il quadro del sistema fieristico europeo. La Spagna è ancora molto pesantemente colpita dalla recessione. Qui la crisi economica e finanziaria è aggravata dalla scoppio della bolla edilizia, che sta inviando onde d'urto ad altri settori economici. In Italia, sempre più segnali indicano che la crescita di spazi espositivi verificatasi negli ultimi anni sta ora dando vita a una concorrenza spietata, a scapito della redditività, visto che non risparmia neanche i canoni di locazione.
I centri espositivi in Francia e in Germania mostrano un alto grado di stabilità, con un effetto negativo previsto in Germania a causa dei cicli espositivi. Tengono bene anche i Paesi europei più piccoli, come la Svizzera, il Belgio, i Paesi Bassi e il Portogallo.
Parere unanime è che il 2010 è un anno di attesa. Michael von Zitzewitz, CEO di Messe Frankfurt e vice presidente UE EMECA, si spinge oltre: "Il 2010 sarà sicuramente più difficile del 2009, e il 2011 forse ancora più." Una ripresa sostenuta non è prevista fino al 2012.
Sorpresa hanno suscitato i dati positivi relativi alle fiere rivolte ai consumatori. Se è vero che sono calati gli espositori, in alcuni casi sono sensibilmente cresciuti i visitatori. "Quando si riducono le ferie, allora le fiere diventano per molti una piacevole novità" afferma Marc Granier, vice CEO di Viparis e vice presidente Strategy di EMECA. D'altra parte, settori come automotive, macchinari, elettronica e informatica hanno subito perdite superiori alla media.
EMECA approva lo studio sull'efficienza energetica
Durante la conferenza di Francoforte, l'assemblea generale ha accolto la proposta del gruppo di lavoro tecnico EMECA e ha deciso di condurre uno studio sull'efficienza energetica dei nuovi padiglioni espositivi e di quelli in via di ristrutturazione. Riguardo ai siti esistenti si tratta di ottenere informazioni per la costruzione di nuovi padiglioni energeticamente efficienti, mentre i vecchi edifici devono essere esaminati per determinare quali misure di ristrutturazione occorre adottare per ridurre il consumo energetico in modo permanente. Afferma René Kamm: "Accrescere il potenziale in questo settore è nell'interesse di tutti, dei clienti, dei proprietari del sito e dell'ambiente".
Nella foto, da sinistra: Jörn Kronenwerth, segretario EMECA Bruxelles; Michael von Zitzewitz, presidente Messe Frankfurt e vice presidente EMECA per le relazioni con l'UE; René Kamm, CEO MCH Messe Schweiz e presidente EMECA; Enrique Calomarde, segretario generale Feria Valencia e vice presidente EMECA (tesoriere); Bernd A. Diederichs, managing director NürnbergMesse e vice presidente EMECA per le comunicazioni
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