COMPOSTAGGIO, DIECI ANNI DI RECUPERO
Oggi a Ecomondo la X Conferenza nazionale del Consorzio Italiano Compostatori
Rimini, giovedì 6 novembre 2008 - "In dieci anni da una ventina di impianti siamo passati agli attuali 250 per un totale di oltre 1.400.000 tonnellate di compost prodotto all'anno, che hanno portato l'Italia a essere il secondo Paese europeo per il quantitativo di frazione biologica riciclata": così il direttore David Newman sintetizza i risultati raggiunti dal C.I.C., il Consorzio Italiano Compostatori che oggi a ECOMONDO ha tenuto la X Conferenza nazionale sul compostaggio "10 anni di recupero 10 anni di qualità".
Un centinaio le persone che hanno seguito il convegno a cui hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della FISE Carlo Noto La Diega, il presidente di Federambiente Daniele Fortini e il presidente dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti Antonio Cavaliere. Un'occasione per fare il punto della situazione ma riflettere anche sulle nuove sfide del settore. A sorpresa è arrivata anche Mariella Maffini, consulente presso il Commissariato per l'emergenza nel settore rifiuti della regione Campania, che ha sottolineato l'importante ruolo svolto dal C.I.C. per la soluzione del problema rifiuti in Campania.
Il ruolo determinante del CIC per il recupero della frazione verde umida è evidente anche nei numeri: nel 2007 i compostatori del C.I.C. hanno trattato 3.500.000 tonnellate, pari al 10 % dei RSU; sempre nel 2007 gli impianti di trattamento meccanico biologico hanno trattato il 23% dei RSU, cioè circa 9.000.000 tonnellate; nel 2008 sono stati certificati con il Marchio di Qualità C.I.C. circa 350.000 tonnellate di compost. In più il settore, che nel compost di qualità fattura una cifra che ruota attorno agli 80 milioni di euro l'anno, dà lavoro a circa 3.000 adetti tra impianti e indotto.
Il presidente del C.I.C. Leonardo Ghermandi ha parlato del 2008 come di un anno in rapida evoluzione per il settore del compostaggio: "In questi ultimi 12 mesi sono nati e stanno nascendo diversi nuovi impianti in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Publia, Calabria, Sicilia e soprattutto Sardegna".
"Mancano circa 70-80 impianti di dimensioni industriali in Italia - aggiunge David Newman - per completare il parco impiantistico e soddisfare le esigenze previste di trattamento delle raccolte differenziate quando esse saranno a regime".
Non mancano però i problemi: "Il settore - sottolinea David Newman - soffre di gravi problemi di interpretazione della normativa sui fertilizzanti, che lo vede penalizzato e spesso ingiustamente bersagliato. La normativa ambientale, dopo la riforma del d.lgs 152/06 e 04/08 è relativamente chiara e ci auguriamo che non venga stravolta dal nuovo Governo".
Per informazioni sul CIC si può consultare il sito www.compost.it.
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