Vicenza 20 gennaio 2017 - Iniziano oggi a Vicenza le “missioni di acquisto” organizzate dall’Agenzia ICE, in collaborazione con l’Associazione Federorafi, per incrementare le vendite dell’oreficeria e gioielleria made in Italy, simbolo incontrastato di qualità, creatività, eccellenza ed innovazione. Un’agenda fitta con oltre 300 incontri che si svolgeranno in concomitanza con la Fiera di Vicenza Oro dal 20 al 25 gennaio.
L’iniziativa, parte del Piano Speciale USA coordinato dal Mise, permetterà alle oltre 150 imprese italiane selezionate dai retailer americani, di partecipare a incontri B2B con i più importanti gruppi della GDO e Independent Retailers americani: The Shopping Channel, Ben Bridge Jewelers, Fred Meyer Jewelers,Amazon Jewelry, Macy’s, Helzberg, Piercing Pagoda, Zale Outlet e Luxury Brand Holdings/Ross Simons.
Gli accordi con i partner americani, Dept Stores e negozi indipendenti con requisiti minimi di fatturato e numero di punti vendita, sono stati pensati non solamente per la ricerca di una piattaforma vendite più vicina possibile al cliente finale ma anche per stabilire dei requisiti minimi come acquisti netti dichiarati, incrementi degli acquisti sullo storico, percentuali di nuovi fornitori e nuove linee di prodotto per la prima volta in US tanto nelle grandi città quanto nella provincia. Escluso l’acquisto in conto vendita e gli ordini dovranno seguire delle regole minime per garantire la migliore e più ampia opportunità alle aziende italiane. Inoltre sono previsti dagli accordi, dei momenti di promozione in-store (e/o tv e/o web).
"Nel 2017 confermiamo l’investimento promozionale dell’anno precedente per dare un segnale di fiducia alle aziende italiane. -commenta Piergiorgio Borgogelli, Direttore Generale dell’Agenzia ICE - Un investimento che mira a qualificare ulteriormente le azioni realizzate, puntando su una strategia omnichannel in grado di affrontare le sfide globali con mezzi all’avanguardia. Gli accordi con la GDO e gli independent retailer americani sono uno dei pilastri più importanti di questa strategia: azioni che presidiano un canale evoluto e complesso, in un mercato fondamentale per l’export italiano, in grado di generare immediati riscontri commerciali per le nostre aziende.
Risultati che si confermano decisamente concreti in termini di vendite e consolidamento della gioielleria made in Italy. Le missioni di acquisto che organizziamo in occasione di Vicenza Oro completano le azioni di promozione già in corso negli USA con la GDO, department store ed independent retailer: un programma integrato su cui le imprese italiane e l’Agenzia ICE puntano molto per il rilancio internazionale del settore”.
Risultati che si confermano decisamente concreti in termini di vendite e consolidamento della gioielleria made in Italy. Le missioni di acquisto che organizziamo in occasione di Vicenza Oro completano le azioni di promozione già in corso negli USA con la GDO, department store ed independent retailer: un programma integrato su cui le imprese italiane e l’Agenzia ICE puntano molto per il rilancio internazionale del settore”.
Il mercato americano della gioielleria è stato uno dei più colpitidalla crisi finanziaria del 2007 ed ha rischiato quasi l’estinzione – nel 2010 - con poco più di 90 milioni di USD di vendite (contro una media di 700 milioni di USD degli anni precedenti). Segnali di ripresa si sono avuti nel 2012, poi nel 2013 attestandosi di nuovo a 700 milioni di USD, per arrivare nel 2014 a circa 1 miliardo di USD, e consolidarsi nel 2015 e 2016.
È proprio dallo scorso anno che, con il dollaro ai massimi e l’oro ai minimi, e con la ricerca da parte americana di prodotti di qualità con una convenienza nominale di prezzo, la situazione congiunturale sembra aver assunto connotati di più lungo periodo. L’import totale US 2015 ha raggiunto un valore pari a USD 55,6 mld, di cui la quota italiana rappresenta, con 1.402 mld il 2,3% del mercato e la 12esima posizione.
Nel corso del 2016, complice il rallentamento delle vendite dei dept stores (che rappresentano il 30% del mercato come canale di vendita) si è registrato un calo del 16% per un valore di USD 1,177 mld. Questo valore e' destinato a migliorare con i dati finali di Dicembre 2016 in quanto i valori risentono dell’andamento anticiclico delle vendite del settore, per cui va calcolato l’incremento piu’ che proporzionale della seconda metà dell’anno
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