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giovedì 10 marzo 2011

Generare una tensione analogica con un circuito digitale

Va rilevato però che qualsiasi desiderio di utilizzare la tensione generata per un’applicazione reale necessiterà di un buffering con un’alta memoria tampone. La ragione di ciò sta nel fatto che qualsiasi ulteriore carico applicato all’uscita di questo DAC disturba il comportamento della rete R/2R, introducendo così errori. Si può usare un semplice ripetitore di tensione come un buffer, ma bisogna fare particolare attenzione per poter utilizzare un amplificatore operazionale rail-to-rail. Usare un normale amplificatore operazionale introdurrebbe semplicemente degli errori nei due estremi della scala, poiché l'amplificatore non sarà in grado di ripetere la tensione di ingresso che viene generata da questo semplice DAC.


Anche se semplice e conveniente, questo DAC può essere utilizzato come uno convenzionale. Applicare i codici successivi all’ingresso, con un tasso di ripetizione fissa, ci permetterebbe di generare praticamente qualsiasi tipo di segnale analogico, la sua frequenza è limitata soltanto dalla frequenza di campionamento in cui il microcontrollore può produrre i codici digitali.

Naturalmente, come in qualsiasi attività di progettazione, il risultato non è perfetto, in quanto è solo un’alternativa tra i vantaggi e gli svantaggi:


a) Anche se a basso costo e facile da usare, questa struttura ha anche degli svantaggi: più piccola è la risoluzione, più pin di microcontrollori sono necessari.

b) Inoltre le resistenze della rete devono essere accuratamente selezionate (è preferito l’1% di tolleranza; usare resistenze con una tolleranza del 5% potrebbero introdurre errori inaccettabili).

c)Maggiore è la risoluzione di tale DAC, più lento diventa a causa della larga costante di tempo RC per ogni link di RC aggiunto.

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