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giovedì 20 febbraio 2020

A Progetto Fuoco 2020 le strategie per rilanciare il valore delle foreste, a partire dalla gestione sostenibile

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In mostra, nella nuova area di Progetto Bosco, le specie autoctone d'Italia, ma anche decine di macchinari in funzione


A PROGETTO FUOCO 2020 LE STRATEGIE PER RILANCIARE IL VALORE DELLE FORESTE, A PARTIRE DALLA GESTIONE SOSTENIBILE


Il bosco italiano è cresciuto più del doppio in 50 anni, con quasi 53mila ettari che si aggiungono ogni anno. Eppure siamo il penultimo Paese europeo per prelievi.

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Sono cruciali nella lotta ai cambiamenti climatici, partecipano al ciclo dell'acqua, preservano le falde e aiutano a fronteggiare il dissesto idrogeologico, rappresentano il perfetto habitat per la biodiversità e sono anche fonte di occupazione e una preziosa risorsa dal punto di vista paesaggistico. E' l'identikit delle foreste italiane e di un patrimonio collettivo che a Progetto Fuoco 2020, il più importante evento mondiale sui sistemi di riscaldamento a biomassa (Veronafiere, 19-22 febbraio), trova per la prima volta una vetrina privilegiata con Progetto Bosco, la nuova area tematica dedicata alla meccanizzazione forestale che in oltre 5.000 mq espositivi 'racconta' il bosco italiano e le produzioni top di settore, dai cippatori professionali e industriali ai centri per la produzione di legna da ardere, dalle macchine taglia-spaccalegna alle segherie mobili. A fare da valore aggiunto, inoltre, dimostrazioni pratiche, momenti di incontro e approfondimento e il percorso espositivo lungo sei 'stazioni' tematiche, arricchito dalla presenza delle più comuni specie delle zone alpine e appenniniche del Belpaese (pad. 6).

"Per questa grande edizione 2020 della manifestazioneha detto Raul Barbieri, direttore generale di Piemmeti, la società di Veronafiere che organizza Progetto Fuoco - abbiamo deciso di dedicare un ampio spazio al settore delle foreste, proprio per rimarcare non solo l'aspetto produttivo evoluto, ma anche il valore paesaggistico, economico e sociale che queste autentiche risorse rivestono per l'intero comparto, per l'ambiente e per il Paese. Da molti anni siamo in prima linea nella sensibilizzazione generale su questi fattori fondamentali e siamo convinti che oggi i tempi siano finalmente maturi per arrivare a quella svolta decisiva che possa sconfiggere i pregiudizi e la cattiva informazione e, allo stesso tempo, far apprezzare il lavoro svolto da questa sottofiliera e da tutta la filiera dell'energia che nasce dal legno, oggi indispensabile per il futuro energetico nazionale, europeo e mondiale".

La nuova area espositiva ben sintetizza dunque il lavoro portato avanti dalle 6.500 imprese e dai 13mila operatori sparsi per lo Stivale. E dalla sua apertura si pone anche come un laboratorio di idee e strategie volte a rilanciare il valore del bosco italiano. Un 'gigante delle rinnovabili' che avanza a ritmi esponenziali ma che, pur rappresentando una risorsa decisiva per l'intera filiera e per il futuro energetico del nostro Paese, è ancora poco utilizzato.
Basti pensare che in soli 50 anni la superficie della foresta nazionale è più che raddoppiata, passando da circa 5 milioni di ettari a quasi 11 milioni, con una crescita che non accenna ad arrestarsi. Ogni anno sono quasi 53mila gli ettari in più presenti nello Stivale, a fronte degli oltre 322mila ettari in Europa, per un volume complessivo pari a 35,9 milioni di metri cubi (744 mln di metri cubi nell'UE). A brillare per estensione di boschi la Toscana (1mln di ettari), seguita da Sardegna, Piemonte e Veneto, senza dimenticare la Sicilia, pur essendo molto a Sud. Eppure, ad oggi, nel Vecchio Continente l'Italia è il penultimo Paese sul fronte dei prelievi (poco più del 18% e ben distanti dalla media europea che viaggia tra il 60% e il 70%) e per questo utilizza materiale importato dall'estero.

"Il boscoha spiegato Marino Berton, coordinatore di AIELrappresenta il fattore alla base del nostro settore, ma anche un elemento vivente importantissimo che assolve molte funzioni. E' il primo strumento per catturare la CO2 dall'atmosfera, produce energia e soprattutto il legno per le nostre case. Dobbiamo quindi tutelarla e utilizzarla bene non solo perché abbiamo bisogno della legna per far funzionare gli apparecchi, ma anche per assicurare la presenza dei boschi alle future generazioni e preservare l'ambiente. In poche parole, dobbiamo puntare su una gestione sostenibile, che permette di mantenere un sapiente equilibrio tra ciò che si toglie e ciò che cresce".


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Piemmeti SpA: un insostituibile driver di promozione e visibilità per il settore del riscaldamento a biomassa
Piemmeti spa è la società di Veronafiere specializzata in Saloni dedicati alle soluzioni tecnologiche per la produzionedi calore ed energia attraverso la combustione di legna.
Progetto Fuoco è il più importante evento fieristico al mondo per il settore del riscaldamento a biomassa: in programma negli anni pari, la dodicesima edizione in programma dal 19 al 22 febbraio 2020 raggiungerà gli 800 espositori (40% dei quali esteri provenienti da 40 Paesi) su 125.000 mq di superficie espositiva con oltre 75.000 visitatori attesi dei quali il 25% esteri provenienti da 70 Paesi.
Italia Legno Energia è invece programmato negli anni dispari e si svolge presso il quartiere fieristico di Arezzo: l'edizione 2019 ha registrato 182 espositori e 18.611 visitatori.
PF tecnologie è l'appuntamento di Piemmeti dedicato al riscaldamento sostenibile in programma ogni anno a settembre all'interno della Fiera Campionaria del Levante di Bari.

Con queste proposte fieristiche e la nuova rivista PF Magazine, prodotta ed inviata  gratuitamente ad oltre 20.000 tra produttori, rivenditori, progettisti, installatori e fumisti, Piemmeti spa si posiziona, grazie anche all'intensa attività web e social, come principale driver di promozione e sviluppo del settore del riscaldamento a biomassa e delle sue aziende.


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