12.
edizione
TORINO SPIRITUALITÀ
28 settembre | 2 ottobre 2016
TORINO SPIRITUALITÀ
28 settembre | 2 ottobre 2016
D’ISTINTI
ANIMALI
«Ogni tanto mi capita di chiedermi come ci giudicheranno
gli animali. Se tutte le cose strane che facciamo appariranno loro
come fatti naturali,come scherzi di una natura mostruosa e irrazionale,oppure come qualcosa di contrario al senso del mondo.»(Italo Calvino, Soggezione di un cane)
La ricerca del significato che Torino
Spiritualità ha condotto dal 2005,
divenendo negli anni luogo privilegiato di confronto, incontro, ascolto e
sosta, ha sempre avuto lo sguardo fisso sull’essere umano. Quest’anno per la 12. edizione in programma da mercoledì 28
settembre a domenica 2 ottobre, si è scelto di cambiare lente, di cercare
uno sguardo che consenta di osservarci “di sponda”.
L’occhio animale diviene così la chiave di lettura per
riflettere sull’uomo. Durante i cinque giorni dialoghi, lezioni, spettacoli e
meditazioni distribuiti in tante location della città condurranno il pubblico a
interrogarsi su quell’alterità irriducibile che sono gli animali e sulla loro
capacità di rivelare qualcosa di nuovo su noi stessi e sul nostro modo di
abitare il mondo.
D’ISTINTI
ANIMALI
è il titolo scelto per raccontare questo attuale e inedito punto di vista.
L’apostrofo separa e congiunge i diversi modi di lettura della parola. D’istinti rinvia alla dimensione naturale
che ci accomuna alle altre creature mentre, senza apostrofo, allude a differenti interpretazioni: “distinti” come
“lontani”, "separati" oppure “raffinati”, “eleganti”. In quest’ultimo
caso il riferimento è all’immagine che – con un po’ di vanità - abbiamo di noi:
creature che hanno addomesticato la pulsione naturale con la sofisticatezza
della ragione, che alla pelliccia hanno preferito la giacca.
Tra gli ospiti della 12. edizione, il
ricercatore inglese Shaun Ellis, che
ha vissuto per due anni insieme a un branco di lupi; l'etologo Frans De Waal, che con le sue ricerche
sulla moralità degli animali ha cambiato il modo di guardare alla natura;
l'americano Jim Myers, esperto di
marketing internazionale che ha lasciato tutto per fondare un rifugio per animali
in India; lo scrittore inglese e regista della BBC Philip Hoare, che ha consacrato la propria vita allo studio delle
balene e degli altri giganti del mare.
E ancora, lo storico dell'arte Vittorio Sgarbi, il genetista Guido Barbujani, lo psicoanalista Massimo Recalcati, il musicista Elio, il teologo Vito Mancuso, il maestro indiano “Daaji” Kamlesh D. Patel, il filosofo Roberto Marchesini, gli attori Angela
Finocchiaro e Neri Marcorè, il
sociologo francese Michel Maffesoli,
il biblista Paolo De Benedetti, tra
i principali esponenti in Italia della teologia degli animali.
Prima della data
di inaugurazione ufficiale del festival, prevista per il 28 settembre, due
appuntamenti per cominciare a immergersi nel rapporto tra gli uomini e gli
animali: le Camminate spirituali “Il passo selvatico”, itinerari tra echi di Jack
London, Mario Rigoni Stern e Henry David Thoreau in compagnia, tra gli altri,
dal cercatore d’alberi Tiziano Fratus,
dello scrittore Carlo Grande, degli
alpinisti Enrico Camanni e Leonardo Bizzaro, e lo spettacolo teatrale Lupus
in fabula con gli attori Paolo Hendel e Bruno Maria Ferraro.
Torino Spiritualità
è un progetto del Circolo dei lettori di Torino, con il sostegno di Regione
Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione
CRT, Teatro Stabile di Torino –
Teatro Nazionale e Sistema Teatro Torino; il contributo di Giubileo
per la Cultura ed Exki; partner tecnici Caffè Vergnano, Ferrafilm,
Ibs.it, Priolo Lab Design, Sem – Scuola Estetica Moderna, Sparea, Hotel
Victoria; media partner La Stampa.
Torino Spiritualità sostiene Fondazione Paideia.
L’INAUGURAZIONE_UOMINI TRA CANI E LUPI
Torino Spiritualità inaugura mercoledì
28 settembre alle ore 18 presso la chiesa di San Filippo Neri con
l’appuntamento Uomini tra cani e lupi, in cui il ricercatore inglese Shaun
Ellis, che ha trascorso diciotto mesi della propria vita insieme a un
branco di lupi, condividendo con loro tane e prede, e il saggista americano Richard
C. Francis, studioso dei meccanismi di addomesticazione, discutono con Armando Buonaiuto, curatore del
festival, sulla capacità del tutto umana di renderci selvatici quanto lupi o
docili come cani. Perché nell’istintualità animale c'è tutto questo: un cuore
di tenebra che inquieta, un richiamo selvatico che affascina, un monito a non
perdere se stessi.
Alle ore 21, al
Teatro Carignano, le pagine del Premio Nobel José Saramago sono invece
protagoniste del reading tratto dal romanzo Cecità letto e interpretato dalla voce dell’attrice Angela Finocchiaro, con le
sonorizzazioni di G.U.P. Alcaro, ideazione e regia di Roberta Lena.
Qui, alla deriva bestiale dell’umanità, si contrappone la figura del “cane
delle lacrime”, sola creatura capace di consolazione in un mondo cieco e
indifferente.
IL PROGRAMMA DIVISO PER TEMI
Per provare a
delineare i contorni della nostra esistenza umana a partire dallo sguardo di
chi è intermediario tra noi e la nostra origine, sono stati individuati quattro
percorsi di indagine sul rapporto tra uomini e animali: il
primo esplora il ruolo che gli animali hanno all’interno di differenti
tradizioni spirituali, dal cristianesimo all’ebraismo, passando per le
filosofie orientali; il secondo tratta del confine – labile – tra noi e loro;
il terzo mette a confronto l’istinto ferino e la libertà selvaggia e, infine,
il quarto analizza gli animali che hanno
popolato l’immaginario dell’uomo divenendo oggetti di espressioni artistiche.
1. GLI ANIMALI, GLI UOMINI, GLI DEI
Non c’è tradizione spirituale in cui gli
animali non compaiano come allegorie di vizi e virtù, divinità zoomorfe,
intermediari tra il divino e l’uomo. Come Tobia, che nella Bibbia si mette in
cammino accompagnato da un angelo e da un cane, anche noi possiamo percorrere
itinerari spirituali accanto a loro.
Anzi, spesso queste inedite guide si rivelano
ottimi insegnanti, come suggerisce il ciclo di grandi lezioni Guardate
gli uccelli del cielo, affidate al filosofo Remo Bodei (giovedì 29 settembre, “Il cammello e la cruna: osare
l’impossibile”) al priore di Bose Enzo
Bianchi (sabato 1 ottobre, “Interroga pure gli animali: trovare Dio nella
creazione”), al teologo Vito Mancuso (sabato 1 ottobre, “Prudenti come serpenti:
imparare il discernimento”), alla scrittrice Michela Murgia in dialogo con la biblista Marinella Perroni (domenica 2 ottobre, “Come pecore senza pastore:
scegliere un maestro”). Di animali nella tradizione ebraica parlano invece il
rabbino Roberto Della Rocca, in
dialogo con il teologo Paolo De
Benedetti, e la scrittrice Victoria
Acik, mentre i monaci dell'Ashram di
Altare esplorano il significato simbolico degli animali nella cultura
induista e il teologo Pierluigi Plata
ricostruisce la relazione uomo-animale nelle pagine del Nuovo e Antico
Testamento. Teologia cristiana,
vegetarismo e cura del creato sono i temi al centro della riflessione condotta
da padre Guidalberto Bormolini e dal docente di teologia Paolo
Trianni,
mentre la religiosa benedettina catalana Teresa
Forcades i Vila riflette sul rapporto tra la donna e il serpente nella
tradizione cristiana e il teologo protestante Paolo Ricca ripercorre la figura del medico Albert Schweitzer e la
sua rispettosa attenzione per gli animali. Sentimento, questo, che ispirò anche
San Francesco, al quale dedicano un dialogo Enzo Bianchi e lo storico Grado
Giovanni Merlo, e che caratterizzò molte grandi figure del buddhismo,
raccontate dal maestro Mario Thanavaro,
dal monaco Raffaello Longo e dagli
esponenti dei Centri di Dharma torinesi
aderenti all’Unione Buddhista Italiana. Animali sacri e parlanti popolano
l’intervento dell’arabista Samuela Pagani,
mentre fulcro dell’incontro al MAO Museo
d’Arte Orientale tra l’indologo Giuliano
Boccali e la danzatrice Svamini
Atmananda Giri è la presenza animale nella poesia amorosa orientale.
I
rimandi agli animali punteggiano anche il Cantico
dei Cantici, capolavoro di lirismo che l’ensemble Schola Romana traspone in
musica nel “concerto interculturale” Shir ha Shirim, mentre nel reading
tratto dall’antico testo arabo La disputa degli animali contro gli uomini
presso il re dei jinn, l’attore Tommaso
Ragno e le improvvisazioni free jazz degli Anatrofobia danno voce alle accuse dell’asino, del cammello, del
rospo e del montone, ogni giorno maltrattati, sfruttati e sacrificati dagli
umani.
E proprio al sacrificio dedica la sua lezione lo psicoanalista Massimo Recalcati, che tra riferimenti
biblici, freudiani e lacaniani, riflette sulle ragioni di tale annientamento,
mentre Juri Nervo,
fondatore a Torino dell’Eremo del silenzio, si interroga sulla pratica della
preghiera come soglia tra istinto e umanità insieme alla ricercatrice in
neuroscienze Rosalba Morese.
I rappresentanti
della fede Bahá'í illustrano il
ruolo degli altri viventi nella loro religione, mentre gli
studiosi Gianni Pellegrini e Alessandro Mengozzi tracciano un ponte
tra mitologia animale dell’India e del vicino Oriente, Istituto Buddista Soka Gakkai propone una riflessione a più voci
tra religioni e ambiente e l’imam Said
Ait El Jide discute di animali nell’Islam con l’esperto di cultura islamica
Brahim Baya.
Per la prima volta in
Italia, il maestro indiano “Daaji”
Kamlesh D. Patel, guida spirituale del movimento Heartfulness basato sul
metodo Sahaj Marg, riflette invece sulla natura della creazione dell'uomo e del
mondo animale.
Al Museo
Egizio, infine, le visite
guidate “La natura nel divino: animali
d’Egitto”, appositamente ideata per Torino Spiritualità, e il dialogo tra
l’egittologo Christian Greco e
l’indologo Alberto Pelissero su animali e dei tra
antico Egitto e India.
2. IL
CONFINE TRA NOI E LORO
Dov’è
il confine che separa l’animale dall’uomo? Molti ritengono che l’animalità sia
l’esatto opposto dell’umanità.
Per altri, invece, è l’eco di una somiglianza.
Comunque la si pensi, la questione animale può rivelarci molto su noi stessi e
su come abitiamo il mondo. Ne è convinto l’etologo di fama internazionale Frans De Waal, che lo racconta in una
lectio sull’intelligenza degli animali, assai più complessa e sofisticata di
quanto siamo soliti credere.
Con le sue ricerche sulla moralità dei primati, De
Waal ha cambiato il modo in cui guardiamo la natura, ma cosa dire del modo in
cui la natura osserva noi?
A questa domanda risponde il filosofo Felice Cimatti, con una riflessione
sullo sguardo dell'animale e la sua capacità di incrinare le nostre maschere;
uno sguardo che chi ha in casa un amico a quattro zampe conosce bene, di cui
parla l’etologo Roberto Marchesini,
mentre il neuroscienziato Giorgio
Vallortigara chiarisce quanti equivoci e malintesi nascono dalla
convinzione di sapere cosa passa per la testa di un animale.
Alla biologa Lisa Signorile e alla scrittrice Michela Murgia, invece, il compito di catalogare con humour e rigore scientifico le abitudini amorose di mammiferi e
non, in cerca di analogie e differenze.
E
d’altronde, qualche similitudine ci sarà, se è vero che condividiamo con le scimmie
ben il 98% per cento del nostro patrimonio genetico. Proprio su questo dato
evolutivo si sofferma il genetista Guido
Barbujani, mentre lo scienziato e linguista Andrea Moro, per contro, prende in esame la principale peculiarità
umana: il linguaggio. Difficile dunque fissare un punto di separazione tra uomo
e animale, ma a individuare dove inizi anthropos provano il teologo Vito Mancuso e il divulgatore
scientifico Francesco Cavalli Sforza,
in dialogo tra trascendenza, etica e tabù.
Ugualmente
arduo immaginare un mondo senza animali, sfida che accolgono il fisiologo Fabrizio Benedetti e il filosofo Leonardo Caffo, mentre la medievista Silvia Ronchey insegue le tracce degli
animali fin nel mondo dei sogni e gli antropologi Adriano Favole, Enrico Comba,
Stefano Allovio e Gaetano Mangiameli giungono a scrutarne
le orme sulla soglia impalpabile dell’aldilà. Concreto, invece, il sogno
dell’americano James Myers, esperto
di marketing internazionale che ha lasciato tutto per fondare un rifugio per animali
in India.
Di vite spese a favore di creature non umane
si parla anche con Fabiana Rosa,
artefice del Progetto Quasi, con il
veterinario omeopata Marco Verdone e
con Francesca Sicali e Francesco Cortonesi, che gestiscono
rifugi per animali liberati dall’industria alimentare.
Di
postumano e di cosa significhi
considerare l'uomo un animale tra altri animali discutono invece il filosofo Giovanni Leghissa e i sociologi Michel Maffesoli e Luigi Berzano, ma di natura umana trattano anche lo storico David Bidussa, il ricercatore David Assael e il giornalista Guido Vitale, in una riflessione a tre
voci sulla storia dell’umanità, da animali a dèi, e le giornaliste Daniela Finocchi e Alessandra Pigliaru, che riflettono su come il labile confine tra
umano e animale divenga ancor più tenue quando si tratta di donne migranti.
E
poi, si
torna bambini con la scrittrice Vittoria
Baruffaldi e il filosofo Marco
Filoni, in cerca di quell’occhio colmo di meraviglia che accomuna i nostri
cuccioli ai cuccioli della natura. Ai bambini e al loro speciale rapporto con
la natura sono dedicati anche i laboratori condotti dalla maestra di yoga Elisabetta
Porta, dalla pet therapist Teresa Albergo, dalla cantastorie Ombretta
Zaglio e dall'artista Emanuela Bartolini.
3. ISTINTO FERINO E SELVAGGIA LIBERTÀ
Minaccia, ferinità,
lotta, mistero, ma anche autenticità, purezza, libertà, avventura.
Nell’istintualità animale c'è tutto questo: un richiamo selvatico che ci
affascina, un cuore di tenebra che ci inquieta.
Di questa irrefrenabile
attrazione per gli istinti oscuri parlano lo scrittore Edoardo Albinati
e lo psicoanalista Luigi Zoja, mentre Gabriella Caramore,
conduttrice di Uomini & Profeti, esplora insieme ai giornalisti Maurizio Ciampa e Pietro Del Re
i territori del male in cerca dello slancio naturale verso il bene. Storie di
amicizia e di ferocia tra uomini e animali anche nello spettacolo Brani
di carne, e un po’ di compassione, omaggio alle parole di Rosa
Luxemburg, Tahar Ben Jelloun, Paul Celan e Anna Maria Ortese, realizzato dagli attori Davide Giglio e Antonella Delli Gatti, dal pittore Stefano Giorgi e dal musicista Giulio
Berutto, con il patrocinio del
Consiglio regionale del Piemonte e del Comitato regionale per i Diritti Umani.
Di natura selvaggia
e del suo opposto, il giardino, parlano il cercatore d’alberi Tiziano Fratus e Franco Brevini, storico della letteratura e alpinista, mentre il
fotografo naturalista Bruno D’Amicis e gli scrittori Carlo
D’Amicis e Matteo Righetto, ospiti al Centro per la Fotografia
Camera, si interrogano sul rapporto che lega wilderness e scoperta
di sé.
È sulla nostra complicata natura, invece, che gettano luce la
giornalista Raffaella De Santis e lo
scrittore Giuseppe Culicchia,
impegnati a tratteggiare una sorta di "zoo umano", carrellata di
vizi, debolezze e piccole o grandi sciocchezze quotidiane. Ai nostri lati
oscuri e agli impulsi che ci agitano sono dedicati anche l’intervento del
sociologo Michel Maffesoli sul
confine tra animalità e bestialità e la rassegna cinematografica La bestia che è in noi, cinque
cortometraggi italiani contemporanei in programma al Cinema Massimo.
4. UN IMMAGINARIO BESTIALE
Il
famoso antropologo Claude Lévi-Strauss disse una volta che l’animale non è
buono soltanto da mangiare, ma anche – e soprattutto – da pensare. E in effetti,
dai primi disegni sulle pareti di una grotta fino ai giorni nostri, gli animali
hanno continuato a popolare l’immaginario dell’uomo, dando inesauribile impulso
alla sua creatività. Come la grande balena, misterioso leviatano per la Bibbia
e incarnazione del male nel celeberrimo Moby
Dick. A lei dedica una lezione
lo scrittore inglese e regista della BBC Philip Hoare.
Le potenze arcaiche della
natura sono in primo piano anche in Bello Mondo, rito sonoro della
poetessa Mariangela Gualtieri,
mentre gli scrittori Edgardo Franzosini,
Gabriele Di Fronzo e
Chiara Valerio riflettono su come le arti
possano afferrare il dinamismo del mondo selvatico, il musicista e pediatra Andrea
Satta e il fumettista Fabio Magnasciutti esplorano il mondo delle
favole per bambini, e il critico letterario Marco Belpoliti punta la lente sull’universo piccolissimo degli
insetti e sulle pagine che autori di ogni tempo vi hanno dedicato.
E tra
gli insetti, lo scorpione, al quale è dedicato il reading con Neri Marcorè, da un testo dello
scrittore Ernesto Franco. Sempre
libri, ma questa volta “in carne e ossa”, alla Living Library,
che porta negli accoglienti spazi di Housing Giulia venti “libri umani”
e le loro personalissime storie di animali.
Dalla
parola scritta alla pittura, il viaggio nelle forme animali prosegue con i
capolavori classici descritti dallo storico dell’arte Vittorio Sgarbi, con le sperimentazioni contemporanee raccontate
dal critico Luca Beatrice, con le
icone animali delle tradizioni orientali indagate dallo studioso di medicina
cinese Fabrizio Bonanomi e dalla
monaca zen Elena Seishin Viviani,
fino a giungere agli haiku, i
componimenti poetici giapponesi oggetto del dialogo tra la curatrice del
programma radiofonico “Fahrenheit” Susanna
Tartaro e la traduttrice e scrittrice Antonietta
Pastore, per approdare infine ai disegni
del fumettista Leo Ortolani, che
danno corpo alle creature fantastiche inventate dagli scrittori Ermanno Cavazzoni e Paolo Nori nella lezione-spettacolo Animali
straordinari e infraordinari.
E poi il cinema, con il regista Davide Ferrario
e l'attore Marco Paolini che
rievocano aneddoti di set cinematografici calcati da interpreti a quattro
zampe, e la fotografia, con la mostra We Animals dell’artista canadese Jo-Anne McArthur, intensa esposizione di
sguardi animali curata da Valentina
Sonzogni e Armando Buonaiuto.
Non solo fotografia, ma anche arte, architettura e design nella mostra Organismi.
Dall’Art Nouveau di Émile Gallé alla Bioarchitettura, allestita alla GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e
Contemporanea.
Non
manca poi la musica, con Giorgio Valletta maestro di cerimonie nel dj set Rock ‘n’ Roll Animal Party,
cavalcata tra le hit “bestiali” di ogni tempo, con il concerto a cura di Associazione culturale Giardino forbito e Car2G in cui i Têtes
de Bois omaggiano il poeta Léo Ferré e il suo scimpanzé Pépée, e con il
recital Minima Animalia, in cui il
musicista Stefano Belisari, in arte Elio, e il pianista Roberto Prosseda spaziano tra Prokofiev, Kurt Weill e bizzarre odi cantate a
zanzare, criceti, pidocchi e moscerini.
LA SCUOLA DI OTIUM: L'ARTE DI ESSERE UMANI
Appuntamenti fissi di Torino Spiritualità, i
laboratori della Scuola di Otium cercano nel mondo animale spunti per affinare
“l’arte di essere umani”. Dagli ascolti di musica “animale” proposti da Vincenzo Santarcangelo al laboratorio
di sperimentazioni empatica di Noella
Barison e Laura Bianchetto, dal
workshop di calligrafia dedicato agli animali dello zodiaco cinese condotto da Dariella Shun So Gallo all’esperienza
di cucina proposta da Giuseppe Coco
e Eduardo Ferrante, dagli istinti
danzati con Gabriella Cerritelli
alle “meditazioni animali” dei monaci
dell’Ashram di Altare e di Eric
Minetto, fino alla catarsi rituale del tarantismo da sperimentare con Simone Campa e Alfonso Crosetto o alla pet
therapy proposta da Arianna Garrone
e Paola Molino come strumento di
superamento di una perdita, sono molti i percorsi per riavvicinarsi alla
saggezza della natura.
LE CAMMINATE SPIRITUALI “IL
PASSO SELVATICO” (17 e 18 settembre / 24 e 25 settembre)
Chi ha fretta di immergersi nel mondo
naturale, può farlo nei due weekend che precedono il festival con le Camminate
Spirituali “Il passo selvatico”, gli
itinerari tra echi di Jack London, Mario Rigoni Stern e Henry David Thoreau,
tradizioni popolari da riscoprire e osservazione di animali selvatici guidati
dal cercatore d’alberi Tiziano Fratus,
dall’esploratore Davide Sapienza,
dal giornalista Carlo Grande, dagli
alpinisti Enrico Camanni e Leonardo Bizzaro, dalle guide
naturalistiche Alessandra Masino e Marco Pozzi, dall’attore Orlando Manfredi, dal musicista Simone Campa, dalla danzatrice Paola Raho, dal filosofo Leonardo Caffo, dal camminatore a piedi
scalzi Andrea Bianchi.
TORINO SPIRITUALITÀ IN REGIONE
A NOVARA
Il Circolo dei lettori di Novara dedica
selezione di appuntamenti a indagare noi stessi attraverso il rapporto che ci
lega agli animali e al mondo naturale. Tra i protagonisti, Vittoria
Baruffaldi con Sguardi meravigliati:
gli animali e i bambini in dialogo
con la libraia Gabriella De Paoli
(in collaborazione con Libreria La talpa); il premio Strega 2016 Edoardo Albinati e Salvatore Striano discutono della violenza del branco con Roberto Manassero, giornalista e critico
cinematografico e, infine, un dialogo corale con i docenti e gli allievi della
scuola Sole Nero (a cura di
Ecospirituality Fondation) sulla Kemó-Vad,
una forma di meditazione dinamica dalla storia millenaria.
AD
ALBA
Torino Spiritualità torna ad Alba con una
serie di appuntamenti, realizzati in collaborazione con Associazione Corale
Intonando e Città di Alba e con il contributo di Egea e Banca d’Alba, per
riflettere sull’universo animale, voce di una coscienza preesistente all’uomo
stesso. Tra gli eventi, lo spettacolo Variazioni
enigmatiche di Eric-Emmanuel Schmitt, registi e interpreti Paolo Tibaldi e Mario Bois, traduzione Luca Barcellona (ingresso €12); l’indagine sul rapporto
uomo-animale a cura di Mira Andriolo (ingresso €6); il seminario esperienziale
La bestia nel cervello con lo psicoterapeuta Luciano
Fico e la lezione Mai solo come mezzo con Vito Mancuso (ingresso €6)
AL
SANTUARIO DI BELMONTE
Dopo un’edizione del festival dedicata a
esplorare il rapporto tra uomo e animale, domenica 9 ottobre presso il
Santuario di Belmonte l’attenzione torna ad appuntarsi sulla nostra relazione
con Dio nell’incontro Incroci divini organizzato
dal Comune di Valperga, a cura di Antonio Rinaldis, introduce Valentino
Castellani, con i rappresentanti del Comitato
Interfedi della Città di Torino (Ingresso
gratuito).
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