(Verona, 10 aprile 2016). Creazione di una chiave unica di accesso al mercato del vino per 5 Paesi e 180mln di persone, semplificazione del commercio di bevande alcoliche in entrata e in uscita dall'Eurasia, unificazione dei sistemi di etichettatura per le merci in entrata nei Paesi dell'Unione, e relativo abbattimento dei costi di allestimento e packaging del prodotto.
Sono i capisaldi oggetto del Codice unico del vino nei mercati eurasiatici e del convegno organizzato per martedì 12 aprile al Vinitaly (ore 15, sala Puccini) da Business Strategies in collaborazione con Veronafiere.
Obiettivo: mettere a fuoco prospettive e opportunità per l'export del vino italiano nell'unione doganale tra Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan. All'appuntamento, attese le presenze del vice ministro del Mipaaf, Andrea Olivero; del dg per la politica commerciale internazionale del Mise, Amedeo Teti; del dg Ismea, Raffaele Borriello; del presidente Federvini, Sandro Boscaini.
Oltre al dg di Veronafiere, Giovanni Mantovani e alla Ceo di Business Strategies, Silvana Ballotta.
Sono i capisaldi oggetto del Codice unico del vino nei mercati eurasiatici e del convegno organizzato per martedì 12 aprile al Vinitaly (ore 15, sala Puccini) da Business Strategies in collaborazione con Veronafiere.
Obiettivo: mettere a fuoco prospettive e opportunità per l'export del vino italiano nell'unione doganale tra Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan. All'appuntamento, attese le presenze del vice ministro del Mipaaf, Andrea Olivero; del dg per la politica commerciale internazionale del Mise, Amedeo Teti; del dg Ismea, Raffaele Borriello; del presidente Federvini, Sandro Boscaini.
Oltre al dg di Veronafiere, Giovanni Mantovani e alla Ceo di Business Strategies, Silvana Ballotta.
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