A
Fieragricola 2016, a
Verona fino al 6 febbraio, l’ENEA presenta il progetto AGRICARE che
punta a introdurre in agricoltura tecniche più green di coltivazione per proteggere il suolo e ridurre
i consumi energetici e le emissioni climalteranti delle aziende agricole.
AGRICARE - Introducing innovative precision farming
techniques in AGRIculture to decrease CARbon Emissions – è un progetto
finanziato dal programma europeo LIFE+ per la salvaguardia dell’ambiente che l’ENEA (Agenzia per le nuove
tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) sta realizzando
insieme all’azienda regionale Veneto Agricoltura, nel suo ruolo di
coordinatore, alla multinazionale di attrezzature agricole Maschio Gaspardo e
all’Università degli Studi di Padova.
Nello
specifico, le tecniche innovative alla base del progetto sono l’agricoltura di precisione e le pratiche di coltivazione conservativa. L’agricoltura
di precisione consiste in una gestione agricola basata sull’osservazione per
mezzo di nuove tecniche di misurazione e monitoraggio, che permette di modulare l’uso di nutrienti, acqua e
pesticidi secondo le specifiche esigenze delle colture e del suolo. Le
pratiche di coltivazione conservativa sono invece basate su lavorazione a
strisce, semina su sodo e minima lavorazione.
“L’ENEA
– spiega il ricercatore ENEA Nicola Colonna - sta portando avanti azioni di
comunicazione e di diffusione dei risultati in particolare nelle aree agricole italiane
considerate più adatte per l’applicazione delle tecniche di agricoltura di
precisione. Una realtà in forte ascesa che mira all’applicazione variabile
degli input in base all’effettiva
esigenza della coltura e alle proprietà chimico-fisiche e biologiche del suolo
e che si basa sulla possibilità di dotare le macchine agricole di sistemi – come
quelli di guida automatica che utilizzano mappe di prescrizione georeferenziate
- in grado di modificare le modalità
operative in relazione ad esempio alle caratteristiche del suolo”.
Per
dimostrare la validità̀ e la sostenibilità di queste tecniche da un punto di
vista produttivo, economico e ambientale sono in corso sperimentazioni su
colture in rotazione e tecniche di coltivazione di mais, soia, colza e frumento tenero presso l’azienda pilota Vallevecchia di Veneto Agricoltura a Caorle
(Venezia). I risultati saranno successivamente valutati per una possibile
replicabilità su altri sistemi agricoli italiani ed europei.
Il
progetto prevede, inoltre, di valutare il grado di conoscenza di queste nuove
pratiche agricole da parte dei coltivatori e di realizzare attività̀ di
divulgazione e formazione abbinate a nuovi strumenti informatici. In questo
ambito l’ENEA svilupperà un software user
friendly e open access per
permettere agli agricoltori di calcolare
i benefici in termini di consumi energetici, bilancio economico e riduzione
delle emissioni, derivanti dall’introduzione di tecniche più green di coltivazione.
La
riduzione delle emissioni climalteranti in agricoltura costituisce un problema
assai rilevante: questo settore, infatti, è tra i più vulnerabili ai
cambiamenti climatici, specialmente nei Paesi in via di sviluppo, e allo stesso
tempo vi contribuisce notevolmente rilasciando in atmosfera elevate quantità di
gas serra. Secondo stime dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC),
attualmente la quota delle emissioni climalteranti attribuibili all’agricoltura
è in aumento (pari a circa il 15%), superiore a quella dei trasporti e circa la
metà di quella della produzione di energia.
Roma,
4 febbraio 2016
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