BILANCIO POSITIVO DELLE AZIENDE ALIMENTARI ITALIANE PRESENTI ALLA FIERA DI PECHINO
Si aprono i mercati della Cina Settentrionale – Incontri con i responsabili di 4 catene di supermercati di Pechino
La
missione era organizzata in modo sinergico da KoelnMesse/Anuga, Fiere
di Parma/Cibus, Federalimentare, Agenzia ICE e Ministero per lo Sviluppo
Economico.
Le
aziende italiane (da Ambrosi a Riso Gallo, dal Pastificio La Molisana a
Coppini Arte Olearia, da Conserve Italia a Wal-Cor Corsanini, da
Coppola a Greci&Folzani) hanno esposto i loro prodotti nell’Area
Italia di “World of Food Beijing” dal 26 al 28 novembre. Questa prima
edizione della fiera di Pechino, organizzata da China Chamber of
Commerce of Foodstuffs in collaborazione con Anuga/Fiera di Colonia, ha
ospitato
542 espositori e 21 mila visitatori, in una superficie espositiva di 30
mila mq.
Terminata
la fiera, il 29 novembre un gruppo di 15 manager italiani, più altri 10
manager tedeschi hanno partecipato allo “Store Check” organizzato da
Anuga e Cibus visitando i supermercati di 4 catene distributive a
Pechino (WalMart, Jenny Lou’s, City Shop, Ole), incontrando dentro i
punti vendita i dirigenti delle catene cinesi per studiare esposizione e
rotazione dei prodotti italiani ed opportunità di sviluppo delle
relazioni commerciali.
In
questi supermercati il prodotto italiano è già conosciuto e
distribuito, in particolare pasta, olio, salumi, farina per la pizza. La
città di Pechino, con i suoi 20 milioni di abitanti, e le circostanti
regioni settentrionali rappresentano un bacino potenziale di
importazione molto interessante per il food made in Italy, relativamente
nuovo rispetto a quello di Shangai. La Cina è già un grande consumatore
di cibo importato e si prevede che diventerà entro il 2018 il primo
Paese al mondo con un valore di 80 miliardi di dollari.
“La partecipazione alla fiera di
Pechino è stata un grande successo, perché risponde ad un grande interesse dei cinesi per il cibo italiano – ha riferito Elda Ghiretti, Cibus Brand manager di Fiere di Parma
– e non solo delle fasce alte della popolazione perché abbiamo visitato
supermercati più popolari dove le vendite del food italiano sono in
crescita. Certo, non è un mercato facile, e prima di tutto bisogna farsi
conoscere. Grazie alla collaborazione con KoelnMesse/Anuga riusciamo a
portare le aziende
italiane che vengono a Cibus sia nella fiera Thailandese che in quella
di Pechino, coprendo quindi la Cina settentrionale e quella
meridionale”.
A
“World of Food Beijing” ha partecipato anche il Ministero dello
Sviluppo Economico presentando il suo programma di certificazione dei
prodotti biologici e delle certificazioni religiose Halal e Kosher. Il
programma, realizzato in collaborazione con Federalimentare, Federbio,
Fiere di Parma, Comunità Ebraica Italiana, e Centro Islamico Culturale
d'Italia rientra in una più ampia attività del Ministero per la
promozione e la protezione delle eccellenze alimentari del Made in Italy
e il rafforzamento della competitività del sistema produttivo nazionale
nei mercati esteri.
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