Fieracavalli 2014: oggi ZAIA ha presentato la prima Ippovia tabellata del Veneto
Turismo alternativo a impatto zero lungo nove comuni dell'Altamarca trevigiana
Verona, 7 novembre 2014. Una vacanza emozionale ad impatto zero attraverso il paesaggio di colline, fiumi e pianura che costituisce la Marca Trevigiana.
Un territorio non più solo da guardare e da assaporare, ma oggi da respirare al ritmo del trotto, nella condivisione tra uomo, animale e natura. Il turismo ippico è un segmento in crescita che può dare ancora molte soddisfazioni sia al territorio che al fruitore.
La Regione Veneto in occasione di Fieracavalli ha inaugurato il nuovo percorso, completamente tabellato, nel quale si affacciano realtà in grado di offrire tutti i servizi necessari per una nuova forma di turismo: dall'ospitalità del cavaliere alle zone di sosta per il cavallo, dal servizio dei maniscalchi agli agriturismi con le loro diverse specialità agroalimentari. La prima Ippovia del Veneto, che attraversa la pedemontana trevigiana tra i vigneti di Prosecco e le incantevoli Prealpi Trevigiane, è stata presentata oggi alle 12 dal Presidente Luca Zaia. "Con 3600 aziende e 13 mila cavalli, il Veneto può contare su un importante indotto nel settore - spiega il Governatore - e il turismo, con 17 miliardi di fatturato è la prima voce economica della regione."
La prima Ippovia tabellata implementa un nuovo modo di visitare la nostra regione: un'esperienza originale ed emozionante che permette di osservare scorci, storia e paesaggi di un Veneto unico e insieme di conoscere un animale speciale come il cavallo.
"Da cavaliere – conclude Zaia - aggiungo che la Regione intende finanziare un'applicazione per i percorsi. Utilizzo spesso la metafora della pista da sci, perché in pista non ti perdi mai. Dobbiamo facilitare la vita all'utenza turistica seguendo questo modello: parcheggio comodo e percorso semplice da seguire. I tracciati sono già tutti georeferenziati e quest'azione chiude il cerchio di un progetto virtuoso che vede la forte partecipazione dei comuni e delle associazioni". Una rete tra pubblico e privato che ha dimostrato di funzionare. "Ma questo è solo un punto di partenza -avverte Zaia- bisogna che la gestione del percorso venga messa in mano alle associazioni private, perché se la gestione rimanesse appannaggio del pubblico, i percorsi sarebbero presto invasi dai rovi".
L'itinerario è lungo circa 266 km e si snoda in uno scenario unico attraverso i comuni di Segusino, Valdobbiadene, Miane, Follina, Cison di Valmarino, Revine Lago, Vittorio Veneto, Fregona e Cappella Maggiore, costeggiando le anse del Piave e inerpicandosi lungo stradine che attraversano piccoli e suggestivi borghi fino a raggiungere le sommità delle Prealpi dove si apre un panorama che spazia oltre la laguna veneta e verso le alte vette delle Dolomiti. Il periodo ideale per andare a cavallo lungo le Ippovie delle Prealpi Trevigiane va dalla tarda primavera all'autunno inoltrato, quando le temperature sono miti e il terreno è più asciutto. Ma il nuovo percorso è già utilizzabile da ora: tutte le informazioni su tragitto, itinerari, opportunità su www.veneto.to.
La prima Ippovia diventa così l'icona di un nuovo modo di promuovere il turismo rurale in Veneto; di questo si è parlato durante la presentazione del progetto, che marca un approccio inedito, in grado di creare un network tra enti e privati, all'insegna di una visione di turismo sostenibile, come ha spiegato Silvia Moro, assessore al Turismo della Provincia di Treviso. "Il progetto Ippovie delle Prealpi Trevigiane e Bellunese – sottolinea - nasce nel 2007 su iniziativa di alcuni comuni con l'obiettivo di attrarre un flusso turistico ad alta vocazione rurale tale da poter accrescere lo sviluppo sostenibile ed economico della zona. Per questo, nel riassetto dell'Ippovia che comprende 9 comuni trevigiani, la Provincia si è posta alla testa di una rete che ha visto coinvolti oltre alle amministrazioni locali, 19 operatori ripartiti in centri ristoro, centri sosta e centri bivacco, 13 ippiatri e 4 maniscalchi".
Alessandro Martini, direttore del consorzio di promozione turistica Marca Treviso, ha sviluppato invece le potenzialità d'offerta del nuovo tracciato, che merita di essere valorizzato con azioni mirate. Utile ad orientare la promozione è infatti il profilo dell'equi-turista medio: si tratta di un soggetto con più di quarant'anni e un reddito superiore ai quarantamila euro l'anno, attento soprattutto al binomio natura/cibo. La parola cavallo viene poi cliccata in media un milione ottocentomila volte al mese: l'equi-turista è quindi un soggetto cui dedicare in futuro grande attenzione. Per questo, grazie alla Legge 11 della Regione Veneto (che individua e promuove il cosiddetto Sistema Turistico Tematico), nasce il Club di prodotto "A cavallo nel Veneto" che, in virtù di una ben organizzata rete di operatori, é in grado di garantire servizi di qualità, anticipando e soddisfacendo ogni esigenza del turista.
"L'Ippovia- spiega Martini- arricchisce la già ampia offerta turistica tematica della nostra regione. Il turismo equestre è un segmento in crescita che potrà dare molte soddisfazioni sia al territorio che lo propone, sia al turista che ne fruirà".
Luciano Fregonese, sindaco di Valdobbiadene e capofila delle amministrazioni coinvolte nel progetto, è stato chiamato a raccontare un'idea nuova di rete tra piccoli comuni per incrementarre un progetto sostenibile di valorizzazione turistica, che integri il paesaggio con sport ed enogastronomia.
Infine Renzo de Nardi, vicepresidente del circolo Sanmamante di Vittorio Veneto, sottolinea che "l'opportunità di chi da fuori vuole girare il nostro territorio a cavallo, trova in questa prima ippovia tabellata un' autonomia importante, in linea con le esigenze del cavaliere moderno che vertono soprattutto sulla ricerca di luoghi di sosta soddisfacenti per sé e il suo cavallo".
Nel pomeriggio di oggi, la Regione presenterà anche un progetto sul tema delle Fattorie Didattiche legato all'offerta del turismo equestre dal titolo "Il bambino e il Cavallo in Fattoria didattica. Riflessione sull'esperienza in fattoria intepretata secondo l'approccio Steiner-Waldorf".
Si tratterà inoltre il tema di prendersi cura degli animali per imparare ad avere cura di sé e degli altri attraverso l'esperienza diretta coi i cavalli e con gli asinelli.
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