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sabato 5 aprile 2014

Dalla Bonifica al made in Latina. A Verona le eccellenze laziali

Dalla Bonifica al made in Latina. A Verona, in occasione della quarantottesima edizione del Vinitaly, 80 anni di storia italiana raccontati attraverso l’incontro tra il vino, il riso vialone nano veronese e i prodotti dell’Agro pontino. 

A far da filo conduttore la bonifica integrale dell’Agro romano durante il ventennio fascista, le migrazioni interne e l’esodo dal Veneto e dal Friuli di quasi tremila famiglie per fare della palude una terra fertile e rigogliosa. Dolori, speranze e patimenti raccontati per il fuori salone dell’importante kermesse scaligera, nel corso di una speciale serata ideata dalla giornalista Tiziana Briguglio e dall’Associazione Agroalimentare in Rosa, con la collaborazione del professor Giuseppe Nocca e del maestro di cucina Gabriele Ferron, per non perdere e rendere allo stesso tempo accessibile a tutti la memoria legata alla nascita delle città di Fondazione ( Pomezia, Aprilia, Latina, Sabaudia e Pontinia) e all’inaugurazione, nel 1934, degli edifici provinciali di Latina

Ad ospitare l’evento la suggestiva “Pila Vecia”, a Isola della Scala, sede del più antico impianto di pilatura del riso in Italia tuttora funzionante (datato1650), di proprietà della famiglia Ferron.

Da una parte le vicende di gente semplice e umile che mossa dalla fame scelse di spingersi fin nell'Agro Pontino con la speranza di una vita migliore; dall’altra la presentazione di una realtà, quella della provincia di Latina, che proprio grazie alle opere di bonifica e al conseguente sistema dei canali irrigui, al miglioramento dei trasporti e  alla maggiore domanda interna dei prodotti del suolo, vede oggi il cosiddetto Triangolo d'oro (Terracina, Sabaudia e San Felice Circeo) e la Piana di Fondi tra le maggiori e importanti aree di particolare intensità colturale in Italia.

È qui, infatti, che con i primi insediamenti agricoli si assiste al fiorire delle coltivazioni  che, se a partire dagli anni 50 si identificano principalmente con la zucchina bianca con il fiore,  il sedano bianco di Sperlonga e la fragola favetta di Terracina, trovano adesso con la nuova cultivar del pomodoro Torpedino  il loro maggior punto di attrazione per il rilancio delle economie locali.

Dunque una  sfida difficile e solo apparentemente impossibile raccolta e portata strenuamente avanti, a distanza di anni, da aziende come la Mafalda, la Società agricola Consortile CSC Lazio, la  VAL.A.F. Socità' Cooperativa Agricola, la San Leone e la Silvana Frutta, insieme per far partire proprio da Fondi un  modello di sviluppo rurale e di promozione delle identità territoriali fondato nella coltivazione di varietà ( come quelle sovra indicate), che a livello mondiale possono trovare la loro massima espressione solo in questa parte dell’areale laziale.

Da qui l’idea della cena  in programma per il prossimo 6 aprile. In ogni pietanza il vessillo di una qualità autentica e assoluta, fortemente voluta e ricercata, che rispecchia i sapori della terra e il carattere di chi con passione continua a prendersene cura. Una dedizione senza se e senza ma, come quella dei risicoltori veronesi, dei vignaioli della Strada del Vino, dell’olio e dei sapori della provincia di Latina, della frantoiana Paola Orsini, dei responsabili dell'acqua Fiuggi  e del  presidente dell’associazione Mondofragola, Giuseppe Carrabs presenti all’evento calendarizzato dall’Assessorato all’agricoltura della Regione Lazio tra le attività di  promozione territoriale al Vinitaly.

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