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giovedì 18 giugno 2009

RiminiFiera: presentata offerta di privatizzazione per la Fiera di Belgrado,

RIMINI FIERA CON IL GRUPPO SERBO "VERANO MOTORS"

HA PRESENTATO L'OFFERTA

PER LA PRIVATIZZAZIONE DELLA FIERA DI BELGRADO

Oggi in visita al quartiere fieristico di Rimini e al cantiere del nuovo palacongressi

una delegazione di 15 giornalisti delle più prestigiose testate serbe

Rimini, 18 giugno 2009 – Si è aperto da tempo, come disposto dalla legge serba in materia, il processo di privatizzazione della Fiera di Belgrado che prevede la vendita del 70% delle azioni della Società pubblica "Belgrade Fair" che ne detiene la proprietà. Il patrimonio di "Belgrade Fair" comprende l'attività fieristica, la proprietà dei fabbricati, la licenza di usufrutto per un periodo illimitato di tempo del terreno.

Lo scorso 15 giugno scadeva il termine per la presentazione delle offerte stabilito dal bando di gara internazionale e Rimini Fiera ha fatto pervenire la sua offerta.

"Rimini Fiera - dice il presidente Lorenzo Cagnoni - ha seguito passo, passo questo lungo processo, iniziato circa tre anni fa. Il nostro interesse è motivato dalla convinzione che Fiera di Belgrado potrà assumere velocemente una funzione molto importante nell'intera area dei Balcani tanto più se, come pare ormai probabile, la Serbia entrerà a fare parte della comunità economica europea nel 2014. L'area dei Paesi dell'Est del centro Europa rappresenta un luogo di positivo sviluppo per il business fieristico e Rimini Fiera, in prospettiva anche insieme ad altri quartieri italiani particolarmente orientati all'internazionalità, guarda alla Fiera di Belgrado come a un'opportunità da cogliere prontamente".

L'offerta per la privatizzazione della Fiera di Belgrado è stata unica e Rimini Fiera non ha dunque altri concorrenti. Dovrebbe ora avviarsi, secondo le ragionevoli previsioni, la fase di negoziato con l'Agenzia delle privatizzazioni serba, fase che dovrebbe concludersi in tempi non lunghi e al termine della quale l'operazione potrebbe essere completata.

"Ovviamente - precisa Cagnoni - le leve per le decisioni sono tutte nelle mani Governo serbo. Ma da parte nostra vi è ogni disponibilità a trattare e, ritengo doveroso aggiungere, vi è da parte del Governo italiano un forte sostegno diplomatico alla nostra operazione".

Rimini Fiera ha fatto pervenire la sua offerta insieme ad un partner locale, il Gruppo serbo Verano Motors, una realtà prevalentemente attiva nel mercato dell'automotive, in quello immobiliare e finanziario.

Il Gruppo Verano Motors è uno dei maggiori gruppi del territorio serbo e presidia 57 differenti attività, suddivise in vari rami industriali, con oltre 5mila dipendenti in Serbia e nelle regioni limitrofe. In particolare negli ultimi anni, il Gruppo Verano Motors, che è tra l'altro l'importatore ufficiale della Peugeot, si sta sviluppando nel ramo industriale immobiliare in Serbia, essendo anche proprietario di più di 300 mila metri quadrati di aree destinate al commercio, sia alla grande distribuzione sia al dettaglio, come, ad esempio, il Robne Kuce Beograd (una catena di 32 grandi magazzini, di cui 9 a Belgrado) o il prestigioso Zira Center comprendente aree shopping e strutture ricettive.

"Abbiamo sempre considerato strategica una partnership locale - motiva Lorenzo Cagnoni - per l'assoluta necessità di diversificare i ruoli: a Rimini Fiera quello del progetto di sviluppo del business fieristico, al Gruppo Verano quello del progetto dello sviluppo urbanistico con la realizzazione delle funzioni complementari."

Fiera di Belgrado è proprietaria di una superficie totale di 23 ettari, il terreno è interamente edificabile e l'ubicazione della Fiera è nell'area centrale della città, nei pressi dei principali snodi viari, ferroviari e fluviali, ottimamente collegata a tutte le parti della capitale. Il quartiere fattura attualmente 15 milioni di euro e svolge un'attività commerciale pari alla vendita di circa 210 mila metri quadrati di superficie espositiva netta. Le manifestazioni sono prevalentemente B2B, con un discreto tasso internazionale di attività.

"Dal punto di vista strutturale - dice Cagnoni - il quartiere che pur ha già una sua dignità architettonica e una buona organizzazione funzionale, necessita di un profondo rinnovamento, con un aumento, anche se non vertiginoso, delle sue dimensioni e che, dati gli spazi dell'area a sua disposizione, può essere collegato con la realizzazione di nuove funzioni complementari a quella principale.

Proprio oggi il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni e il direttore generale, Piero Venturelli ricevono una delegazione di 15 giornalisti delle più prestigiose testate serbe interessati a conoscere direttamente le caratteristiche architettoniche e operative sia del quartiere fieristico sia del nuovo palacongressi di Rimini.

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