Fiera di Cremona, 9-10 ottobre 2008
COMPRAVERDE-BUYGREEN
Forum Internazionale degli Acquisti Verdi
Politiche, progetti, beni e servizi di Green Procurement pubblico e privato
Ancora attesa per la delibera europea che fissa gli acquisti verdi
come scelta obbligata per la PA. In arrivo invece nuovi vincoli
per le etichettature riguardo le prestazioni dei prodotti in termini di consumi.
Cremona, venerdì 10 ottobre 2008 – Non sono immediati i tempi per una delibera europea che renda obbligatori gli acquisti verdi per la Pubblica Amministrazione. Forte l'attenzione, disegnate le linee guida, intensa la spinta da parte della Commissione europea a promuovere una cultura e a sensibilizzare gli enti a muoversi in tale direzione. Ma ad oggi ancora non esistono vincoli. A dirlo è Herbert Aichinger, della Direzione generale Ambiente della Commissione euorpea, intervenuto stamattina alla Fiera di Cremona al Forum internazionale degli Acquisti Verdi "CompraVerde-BuyGreen", la mostra convegno che in questi giorni ha valorizzato le esperienze e i progetti sostenibili della Pubblica Amministrazione e ha fatto il punto della situazione in tema di acquisti verdi.
«A giugno 2009 le elezioni europee rinnoveranno il Parlamento, perciò occorrerà attendere la prossima Commissione per sapere se sarà vincente la linea della obbligatorietà». Queste le parole di Aichinger, che ha poi aggiunto, sottolineandolo come importante passo in quella direzione: «Nella direttiva sull'efficienza energetica dei prodotti, un pacchetto in approvazione entro aprile 2009, sarà intanto inserita una clausola che definisce un livello minimo di efficienza energetica dei prodotti acquistati dalla PA».
Misure obbligatorie in arrivo, ancora, in materia di strumenti di comunicazione ambientale di prodotto, ossia di etichette, che dovranno indicare i diversi livelli di prestazione dei prodotti in termini di consumo.
Inoltre, lo scorso luglio la Commissione europea ha presentato una serie di proposte sul consumo e sulla produzione sostenibili che contribuiranno a elevare le performance dei prodotti e ad aumentarne la domanda, insieme a quella di nuove tecnologie sostenibili. Si tratta del SCP Action Plan, ossia del Piano d'azione che traccia le strategie di consumo e produzione sostenibili.
Anche rispetto all'Ecolabel europeo la Commissione sta intensificando i propri sforzi. Si tratta di un ambito che vede l'Italia leader nei settori del tessile e delle vernici.
«Di certo la volontà di promuovere l'acquisto di prodotti di miglior efficienza energetica e minor impatto ambientale è condivisa anche dal Parlamento Europeo che su queste materie legifera in codecisione con il Consiglio» ha evidenziato Carlo Marzocchi, dell'Ufficio del Parlamento europeo per l'Italia. E il Parlamento stesso sta facendo scelte precise di acquisti verdi: «Stiamo cercando di tradurre le norme di legge esistenti in "clausole verdi" da inserire come specifiche tecniche negli appalti per i beni e servizi del Parlamento, come ad esempio per i trasporti, le forniture di carta, mobili, attrezzatura informatica, il catering,….».
A più voci in questi giorni a Cremona si è sottolineato come incentivare gli acquisti verdi nella PA può da un lato creare mercato, dall'altro può stimolare le imprese a innovare i propri prodotti e a proporne di nuovi grazie appunto al nuovo mercato.
Si tratta di scelte e politiche di acquisto che sull'ambiente avrebbero effetti importanti in particolare rispetto a tre ambiti: la riduzione dei consumi di energie e la connessa riduzione di emissioni di co2, infine la riduzione dell'uso di risorse naturali, anche attraverso il recupero e il riciclo.
E se si pensa poi che gli acquisti della PA ammontano oggi a 130 miliardi di euro l'anno (pari al 17% del PIL rispetto al 16% media europea), il 30% di questi convertito in acquisti verdi – come indicato dalla Commissione europea quale obiettivo da raggiungere entro il 2009 - significa una mobilitazione di 40 miliardi di euro l'anno, cosa che avrebbe evidenti notevoli effetti sull'economia sostenibile.
«Obiettivi tutti da raggiungere soprattutto partendo dalla costruzione di reti e partenariati tra pubblico e privato – ha sottolineato Susanna Bina, vicepresidente di Sdi Group - che possono contribuire efficacemente a trasferire la "concretezza" del privato nell'azione pubblica». È proprio in questo che consiste, ha concluso, la mission di sostenibilità del gruppo.
A livello europeo esempio di rete attiva è ERRIN-Network delle Regioni europee per la ricerca e l'innovazione, che comprende oggi 67 membri ed è ormai accreditata nei confronti della Commissione europea quale voce delle regioni anche in materia di sviluppo sostenibile. Spiega Pia Marini, rappresentante e direttore per le politiche per il territorio di Unioncamere Lombardia: «La rete può rappresentare uno strumento importante per lo sviluppo di progetti congiunti e costituisce di fatto una piattaforma già esistente e governata per condividere esperienze sui temi, soprattutto può avere un'importante funzione di stimolo all'intervento per le istituzioni europee».
Il Forum internazionale degli Acquisti Verdi "CompraVerde-BuyGreen" è promosso da Provincia di Cremona, Coordinamento Nazionale delle Agende 21 Locali Italiane, Regione Lombardia insieme a Ecosistemi-SDI Group e Adescoop-Agenzia dell'Economia Sociale s.c., con la collaborazione e il patrocinio di numerose e importanti realtà, tra cui l'Ufficio del Parlamento europeo per l'Italia, il Comune di Cremona, Anci Lombardia, Arpa Lombardia e con il patrocinio di Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Consip.
L'evento ha visto oltre 100 realtà rappresentate in rassegna, 35 appuntamenti culturali tra convegni, seminari e workshop, e più di 200 relatori nazionali e internazionali; inoltre mostre, presentazione di libri e laboratori interattivi dedicati a sensibilizzare sui temi anche i più piccoli.
Ufficio Stampa : Marta Giacometti tel. +39 049 8764542 - cell. +39 338 6719974 - +39 338 6983321
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