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giovedì 23 ottobre 2014

Inaugurato ExpoTunnel 2014


Bologna capitale delle grandi opere
Giorgio Squinzi: le infrastrutture fattore cardine della competizione e dello sviluppo
2^ edizione del Salone delle Tecnologie per il Sottosuolo e delle Grandi Opere
(23-25 ottobre 2014, BolognaFiere)
Bologna, 23 ottobre 2014 – Le infrastrutture e la mobilità costituiscono un tema centrale per lo sviluppo e la competitività del territorio e delle sue imprese, perché coinvolgono dal sotterraneo alla superficie il nostro modo di concepire lo spazio, il movimento è la qualità della vita stessa della società contemporanea. L'Unione Europea riconosce nella mobilità uno dei pilastri della propria crescita per"connettere l'Europa", per migliorare la qualità della vita e favorire lo sviluppo di posti di lavoro: con la retetranseuropea di trasporto che si sviluppa attraverso i corridoi che collegano i vari Paesi tra loro (Progetti TEN-T) sonostati stanziati nel periodo 2014-2020 oltre 26 miliardi di Euro con il nuovo Connecting Europe Facility (CEF), a conferma di un impegno internazionale di rilievo per lo sviluppo economico dei Paesi.
Oggi un dibattito di portata fondamentale su questi temi è stato affrontato nella tavola inaugurale "Infrastrutture e sviluppo sostenibile" che ha aperto la seconda edizione di ExpoTunnel (Salone delle Tecnologie per il Sottosuolo e delle Grandi Opere - dal 23 al 25 ottobre 2014 a Bologna). Hanno partecipato Sara Leanza, Coordinatrice di ExpoTunnel e Vice-Presidente di Conference Service, società organizzatrice del Salone; Duccio Campagnoli, Presidente BolognaFiere; Andrea Pigorini, Presidente Società Italiana Gallerie e Presidente Comitato Scientifico ExpoTunnel; Carlo Secchi, Coordinatore Europeo dei Progetti Prioritari TEN –T (Atlantic Corridor); Giorgio Squinzi, Presidente di Confindustria; Raffaele Zurlo, Amministratore Delegato BBT SE; William Peasland, Investment Manager, Austrade – Australian Trade Commission.
"Il fatto che il nuovo settennato di programmazione finanziaria preveda per il settore infrastrutture di trasporto una dotazione di oltre 26 miliardi di Euro, il che vuol dire oltre 3 volte quanto era disponibile nei sette anni precedenti, sottolinea la centralità della politica delle infrastrutture nell'ambito più ampio delle politiche europee.Centralità giustificata da molte considerazioni e, in particolare, dal fatto che un buon sistema di infrastrutture fa funzionare meglio il mercato interno, è fattore di competitività, rende migliore la qualità della vita per i cittadini", ha affermato Carlo Secchi, Coordinatore Europeo dei Progetti Prioritari TEN –T (Atlantic Corridor) e Professore Emerito di Politica Economica Europea (Università Commerciale L. Bocconi).
"Le infrastrutture sono uno dei fattori cardine della competizione e punto insostituibile per ogni politica di sviluppo - secondo il pensiero espresso da Giorgio Squinzi, Presidente di Confindustria - la riallocazione complessiva di quasi 4 miliardi di euro sul Fondo Infrastrutture è una boccata di ossigeno per un settore le cui difficoltà tutti conosciamo e che ormai è allo stremo. Certo, i tagli previsti al Fondo sviluppo e coesione per il periodo 2014-2020 rischiano di renderne l'impiego non efficiente come vorremmo, ma contiamo sull'abilità del ministro Maurizio Lupi per una stabilizzazione delle risorse destinate al Fondo. Leggiamo positivamente anche la scelta di ampliare la base finanziaria pubblica ricorrendo alla così detta Gestione separata della Cassa Depositi e Prestiti, destinata ad interventi di interesse econ omico generale non finanziabili senza sostegno pubblico".
L'operazione di rifinanziamento riguarda infatti "29 progetti, per circa 3 miliardi di euro, previsti dall'Allegato Infrastrutture del DEF, con tempi stretti di cantierazione - magari, se anticipassimo l'agosto 2015 sarebbe molto apprezzato! - ed eventuale revoca dei finanziamenti in caso di mancato rispetto delle scadenze, da destinarsi a una prima lista di 'opere di riserva'".
Dopo l'apertura di ExpoTunnel, con il taglio del nastro e la visita agli stand, si è aperta la tavola inaugurale con il saluto di Sara Leanza, Responsabile di ExpoTunnel, di Duccio Campagnoli, Presidente BolognaFiere, e di Andrea Pigorini, Presidente Società Italiana Gallerie e Presidente Comitato Scientifico ExpoTunnel.
Il coordinatore della tavola inaugurale Simone Sabattini, Vice caporedattore Corriere della Sera – Redazione di Bologna, ha introdotto e stimolato il dibattito tra i relatori iniziato dopo la proiezione del video "Imagine why cities should know about underground space" a cura di International Tunnelling and Undeground Space Association (ITA-AITES) – ITACUS Committe on Undeground Space, che mostra I vantaggi della costruzione nel sotterraneo per le nostra città, sempre più affollate e con enormi problemi idrogeologici. Alla tavola inaugurale di ExpoTunnel sono stati infatti affrontati in modo concreto tanti argomenti dal punto di vista nazionale e internazionale: come gli investimenti si traducono in crescita economica e quali sono gli effetti sulla vita quotidiana dellepersone a medio e lungo termine? L'indagine dei processi decisionali e delle prospettive di finanz iamento dei progetti di grandi opere sono stati alla base del dibattito. Ma è stato analizzato anche cosa accade fuori dall'Italia e dall'Europa come la realtà dinamica raccontata dall'Australia sul fronte dell'investimento nelle grandi opere.
Partendo dall'Europa, Carlo Secchi chiarisce: "nel momento attuale in cui la nuova Commissione Europea presieduta da Jean-Claude Juncker, vuole rilanciare le prospettive di sviluppo dell'Europa e quindi di occupazione con un piano straordinario di investimenti, i famosi 300 miliardi di Euro di cui si parla, è chiaro che in quel contesto gli investimenti in infrastrutture non potranno che avere un ruolo ancora più centrale".
Nella riflessione di oggi, Giorgio Squinzi ribadisce "come le città siano il motore della crescita economica, in quanto luoghi privilegiati della produzione, di conoscenza e di innovazione. La competizione si gioca tra ambiti territoriali strutturati intorno a una grande area urbana e le prospettive di crescita sono strettamente legate alle connessioni che tale sistema genera e di cui si dota". Conferma inoltre di apprezzare personalmente anche "l'attenzione che viene riservata alle piccole opere locali e non solo per il quasi miliardo di rifinanziamento, ma per l'apprezzabile svincolo - purtroppo solo parziale, per ora - dal Patto di Stabilità interno delle relative spese sostenute dagli enti locali". E sulla sostenibilità sottolinea "l'attenzione che il Decreto dedica al tema della sostenibilità ambientale e al territorio, con la previsione di misure volte ad accelerare gli interventi sul dissesto idrogeologico, di risanamento ambientale e di sistemazione idraulica. Sono scelte significative, sia per gli effetti di natura economica più immediati, sia nell'ottica di risolvere importanti criticità strutturali del Paese, di grande valore per la collettività, come testimoniato dai recenti e dolorosi eventi calamitosi".
La sinergia tra Paesi (in particolare Italia e Austria), sia dal punto di vista tecnologico, che del reperimento di finanziamenti e dell'organizzazione fattiva del lavoro, è stato spiegato da Raffaele Zurlo, Amministratore Delegato BBT SE, società europea finalizzata alla realizzazione della Galleria di base del Brennero, che fa parte del corridoio europeo Scandinavian –Mediterranean. Zurlo illustra una positiva esperienza di carattere europeo, un vero "microcosmo transfrontaliero" per risolvere un importante nodo di mobilità come quello del Brennero e che ha visto un finanziamento pubblico 30% Austria, 30% Italia, il cofinanziamento europeo di 40%. "Particolare attenzione è stata da sempre dedicata all'attenuazione dell'impatto del progetto sull'ambiente e sulla popolazione residente nei luoghi interessati dalle attività di cantiere, ubicate nei centri di Fortezza (Itali a) e Innsbruck (Austria)".
La realtà economica fortemente dinamica dell'Australia, 12° economia al mondo e la 4° dell'area Asia-Pacifico, conferma un ambito economico in continua espansione negli ultimi vent'anni e votato allo sviluppo dei servizi. Un terreno fertile per la creazione di nuove infrastrutture in cui da tempo investe il Paese e dove le aziende italiane sono presenti per la loro qualità e innovazione nel campo. Vi è infatti una forte motivazione a livello federale nell'implementazione di strade, porti, ferrovie e aeroporti anche alla luce della crescita della popolazione, degli alti tassi di urbanizzazione e alla crescita del trasporto merci, come ha raccontato oggi William Peasland, Investment Manager, Austrade – Australian Trade Commission.
"Il governo australiano ha delineato per I prossimi 10 anni - spiega William Peasland– un programma di progetti di infrastruttura pubblica, dalla mobilità delle auto fino all'ambito del trasporto ferroviario, del valore di 760 miliardi di dollari australiani, oltre 500 miliardi di Euro, di cui 60% proverrà da settore privato. Attualmente varie aziende italiane sono coinvolte nei progetti più grandi come Legacy Way (Brisbane QLD), North West Rail Link (Sydney NSW). Senza dimenticare progetti che si stanno aprendo come Westconnex (Sydney NSW), East West Link (Melbourne Vic), Melbourne Rail Link (Melbourne Vic), Bus and Train Tunnel (Brisbane QLD). Tutti i grandi progetti hanno un valore da oltre 1 miliardo di dollari".
Per tutte le novità, www.expotunnel.it

Download:

Taglio del nastro
Tavola inaugurale

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